Piscina comunale coperta

LA PISCINA COMUNALE COPERTA

Nel 2002 l’allora Amministrazione Comunale, anche sulla spinta degli incentivi del CONI per la realizzazione di impianti sportivi per il nuoto in occasione della manifestazione dei campionati mondiali di nuoto svolti a Roma, approvò un progetto preliminare di una piscina coperta. La località fu individuata in via Capogrosso nell’area retrostante il Liceo Scientifico in una zona destinata originariamente a scuola elementare; la scelta dell’area fu condizionata perché per l’ottenimento del mutuo finanziario era necessario avere la immediata disponibilità dell’area. Anche se la destinazione urbanistica prevista per l’area era diversa, il cambio di destinazione non ha comportato particolari difficoltà. Nel 2005, sulla base di un avviso pubblico fu affidata la progettazione del livello Definitivo ad un raggruppamento temporaneo tra professionisti formato dall’Arch. Vittorio Tomassetti (responsabile del progetto architettonico e Referente per il gruppo), l’Arch. Prof. Eduardo Barbera (progettista degli impianti), l’Ing. Massimo Panini (progettista delle strutture).

Il progetto definitivo, completo in tutte le sue parti e sviluppato facendo riferimento alle norme edilizie e sportive vigenti, fu consegnato nel novembre dello stesso anno.

Estratto dalla relazione descrittiva del progetto:

“L’impianto deve sopperire ad una esigenza molto sentita dalla popolazione locale e costituisce un servizio raro nell’area sud pontina e si rivolge ad un bacino di utenza stimato in circa 30.000 persone residenti sia nell’area comunale che extracomunale. Inoltre l’impianto costituisce un potenziamento dell’offerta di servizi rivolti anche al settore turistico, e della immagine di Sabaudia quale “Città dello sport”.

….. L’impianto è organizzato sia per svolgere attività formative che ricreative ma è anche strutturato per ospitare competizioni agonistiche di nuoto e per le serie minori di pallanuoto, grazie alla vasca di tipo semiolimpionica (25,00 m x 16,60 x 1,80) con tribune capienti 100 posti a sedere e circa 80 posti in piedi; è dotato di layout distributivi che evitano la commistione di funzioni e di percorsi fra gli utenti della vasca e gli spettatori. L’area verde esterna a servizio dell’impianto è previsto che sia utilizzata nel periodo primavera- estate.

il Palazzo del nuoto potrà costituire il nucleo centrale di un complesso sportivo più articolato che si potrà realizzare in fasi successive e comprendere altri servizi ed attrezzature da utilizzare nel periodo primavera/estate quali, ad esempio: vasca all’aperto dotata di idroscivolo, vasca per bambini, vasche per idromassaggi all’aperto, ed altre attrezzature che potranno restare in attività per tutto l’anno quali ad esempio, solarium-sauna, chiosco/club house, palestra, ecc.

Proprio per accentuare la specializzazione e la caratterizzazione dell’impianto, è stata fatta la scelta di realizzarlo con caratteristiche superiori alla semplice vasca semiolimpionica, 25,00 x 12,50 m, a favore di una vasca di dimensioni 25,00 x 16,60 che può ospitare sei corsie da 2,50 m oppure otto corsie da 2,00 m, utilizzabile anche per l’attività della pallanuoto agonistica per le serie inferiori, in quanto il tirante è costante con una profondità di 1,80 m.

La capienza massima di utenti della piscina è di 138 utenti (sup specchio d’acqua/3 mq per ut.), gli spogliatoi sono divisi per uomini e donne e sono presenti spogliatoi riservati per gli istruttori/giudici di gara; i percorsi degli utenti rispettano le modalità igieniche del piede nudo/piede calzato e sono completamente separati da quelli del pubblico e sono tutti praticabili da portatori di handicap.

…. La tipologia dell’impianto, implicitamente significativo sotto il profilo dimensionale, è stata compattata su due livelli per limitare l’occupazione di superfici e consentire il massimo utilizzo delle aree esterne limitrofe soprattutto nel periodo estivo. Partendo da questa ultima considerazione, cioè il minimo ingombro delle superfici, la progettazione è stata mirata alla concentrazione delle funzioni e dei servizi connessi in una forma unitaria abbastanza bloccata resa dinamica formalmente, dalla scomposizione del volume in parti diverse elementari caratterizzate da materiali differenziati per forme e texture.

La parte anteriore è costituita da un volume parallelepipedo organizzato su due livelli che al livello inferiore, si protende ai due lati con corpi che si concludono con semicilindri la cui copertura costituisce terrazze a servizio del piano superiore.

Il fronte di ingresso si caratterizza per la sua linearità e compattezza: una superficie intagliata da una unica e continua finestra a nastro al livello superiore che si interrompe in corrispondenza dello scavo nel volume costituito dall’atrio dell’ingresso del pubblico; accesso sottolineato dall’aggetto di una leggera pensilina e dal volume della piattaforma di ingresso servita da due rampe cordonate. Il livello inferiore è caratterizzato da una serie regolare di piccole bucature quadrate disposte sulla stessa linea che proseguono anche sui corpi laterali.

….. Al volume stereometrico che costituisce la parte anteriore dell’edificio, nel quale si concentrano al livello inferiore gli spogliatoi e in quello superiore le tribune per il pubblico i servizi e gli uffici, si contrappone la parte posteriore che contiene la sala della vasca.

Questa è costituita da una unica aula coperta da travi in legno lamellare che, con disegno curvilineo si abbassano fino a raccordarsi con un porticato posteriore esterno. Le pareti laterali e quella di fondo dell’aula sono vetrate, rendono il volume dell’aula trasparente e leggero anche se schermato da un sistema di brise-soleil costituito da alette metalliche mobili in grado di garantire ottimali condizioni di insolazione durante tutto l’anno.

Le sezioni longitudinale e traversale esplicitano l’organizzazione funzionale dell’impianto: l’area destinata all’utenza, quello delle vasche e degli spogliatoi, è situata al livello inferiore (quota 0,00), mentre al livello superiore (quota +3,50) è riservata l’area per il pubblico con il foyer, i servizi, le tribune, gli uffici.  I layout distributivi risultano così completamente separati evitando qualsiasi commistione tra utente e visitatore.

Il complesso, per sua intrinseca natura, date le dimensioni delle attrezzature contenute e dei servizi annessi, assume grandezze significative:

  • altezza 8,50 m,
  • lunghezza del fronte principale compresi i corpi bassi di circa 60 ml,
  • profondità 39 ml, 
  • volume edificato 10.070 mc,
  • superficie coperta 1.731 mq,
  • superficie utile al primo livello pari a 1.352 mq,
  • superficie utile al secondo livello 583 mq.,
  • superficie pedonale esterna 616 mq, superficie sistemata a verde 2.400 mq,
  • superficie a verde naturale 2.980 mq, ecc..

L’attenzione all’area circostante l’edificio è stata sempre presente durante l’iter progettuale sia per garantirne la funzionalità (drenaggi, sistemazioni, ecc.), sia per assicurare lo spazio per attività future connesse all’impianto del nuoto, sia per realizzare il migliore inserimento paesaggistico.

Infatti uno dei temi del progetto è la espandibilità dello spazio interno dell’aula delle vasche all’esterno attraverso la possibilità di aprire le pareti vetrate. Questa scelta appare importante in relazione alla volontà di utilizzare l’impianto anche nel periodo estivo facendolo divenire una attrezzatura “all’aperto” in connessione ad altre future attrezzature esterne disposte nell’area circostante.

ASPETTI ECONOMICI

Il progetto prevede la realizzazione di un edificio comprensivo degli spogliatoi e dei servizi per gli utenti della vasca semiolimpionica, delle tribune e dei servizi per il pubblico, degli impianti tecnologici per la filtrazione, il ricircolo dell’acqua della vasca, del condizionamento dell’edifico, della sistemazione dell’area esterna di pertinenza, delle recinzioni esterne.

  • L’importo dei lavori stimato nel progetto di livello definitivo è pari a € 2 .125 .130,22 mentre l’importo complessivo, comprensivo delle spese generali, degli espropri di parte dell’area, dell’IVA ecc., somma a € 3.200.709,40;
  • dell’importo totale la somma di € 1.500.000,00 è finanziata dalla Amministrazione Comunale.
  • I costi relativi alle manutenzioni ordinarie e straordinarie saranno sostenuti mediante l’accensione di un “fondo oneri per la manutenzione”, costituito sin dal primo esercizio ed incrementato di quote costanti negli esercizi successivi.

Il Piano di gestione dell’impianto prevede uno schema di massima utilizzazione dello stesso.

Il bilancio annuale prevede, a regime, un ricavo complessivo stimato in € 328.000,00 ed un totale dei costi pari a € 241.432,00; pertanto il bilancio annuale positivo ammonta a € 86.568,00.

E’ prevista una occupazione a tempo indeterminato di 11 unità di cui due a tempo parziale (compresi 2 istruttori), e 4 unità aggiuntive stagionali.

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Le Amministrazioni Comunali hanno tentato negli anni di coinvolgere promotori disposti a realizzare l’impianto e tenerlo in gestione per un periodo sufficiente a recuperare l’investimento attraverso forme di “project financing”, con un contributo a fondo perduto da parte del Comune di € 1.500.000,00.

I bandi sono andati deserti in quanto i soggetti promotori hanno lamentato il rischio economico di un impianto molto oneroso dal punto di vista gestionale privo di altre attrezzature a supporto quali: locali fitness, vasca all’aperto, club-house, punto ristoro, tali da consentire integrazioni economiche alla attività natatoria.

Sulla base di queste considerazioni è stato stimato dagli Uffici tecnici comunali un nuovo profilo di un complesso dedicato al nuoto ed alle altre attività da realizzare sempre nella stessa area con ulteriori volumetrie (compatibili con la norma urbanistica) ed impianti; per l’intero complesso è stato stimato un costo massimo di realizzazione onnicomprensivo in circa € 6.0 milioni.

Nonostante questa ulteriore possibilità non si è manifestato interesse da parte dei promotori del settore.

Sono presentati gli elaborati architettonici principali del progetto definitivo. (link alle immagini)

IPOTESI LOCALIZZATIVA A “LE QUERCE”

In anni successivi, vista l’impossibilità di promuovere il progetto, l’allora Amministrazione Comunale ha richiesto una valutazione sulla fattibilità di realizzare l’impianto della piscina coperta nell’area dell’ex circolo del tennis e calcetto “Le Querce”, ormai abbandonato e in grave stato di degrado.

Ho sviluppato due ipotesi di larga massima che però dal punto urbanistico, data la complessità della accessibilità e la densità edilizia dell’area, a mio avviso, presentavano delle controindicazioni, soprattutto nella ipotesi di realizzare altre attrezzature e attività all’aperto per aumentare l’offerta complessiva.

Comunque anche questa ipotesi non ha avuto un seguito ed è stata abbandonata.

Link alle immagini

Inquadramento generale

Inquadramento del lotto

Piante

Prospetti e Sezioni

Viste 1

Viste 2

Viste 3

Variante “Le querce”

Ipotesi “A”

Ipotesi “B”

Ipotesi “C”