7.1 La città dei bambini e delle bambine. Percorso pedociclabile protetto.
Estratto dalla relazione descrittiva del progetto preliminare denominato “Progetto di recupero e riqualificazione urbana attraverso la fruizione pedonale degli spazi, percorsi protetti, e la realizzazione di ‘luoghi centrali’ destinati agli spettacoli”
Nel 2003, attraverso l’applicazione della LR 11/2003, è stato sviluppato un progetto preliminare finalizzato alla realizzazione di un percorso protetto sperimentale per consentire il trasferimento dei bambini in autonomia dai nuovi quartieri residenziali posti a nord ovest del centro al polo scolastico delle scuole elementari. La LR consente di intervenire in modo originale nella riqualificazione delle aree urbane privilegiando la mobilità pedonale quale alternativa al mezzo motorizzato privato e, al contempo, realizzare luoghi collettivi per eccellenza come le aree da adibire a spettacoli e rappresentazioni. Fino ad ora queste strumentazioni hanno avuto impiego soprattutto nei centri storici, ……… per eliminare conflitti con i mezzi motorizzati e ricavare spazi da dedicare all’uso collettivo realizzando nuovi “luoghi centrali” e restituire funzioni a parti di città marginalizzate.
La “sperimentalità” della proposta che viene avanzata con questo progetto sta proprio nell’obiettivo di riqualificare, con questi ed altri strumenti, aree urbane di recente edificazione che, anche se realizzate correttamente secondo le indicazioni della pianificazione, esprimono scarsa qualità formale e urbana.
….. La proposta prevede di realizzare, lungo il tracciato del percorso ciclabile dedicato prevalentemente ai bambini …….. aree pedonalizzate o a priorità pedonale e aree attrezzate per il tempo libero e gli spettacoli; aree in grado di diventare luoghi di aggregazione e di ritrovo che, nel loro insieme, possono realizzare un prototipo di organizzazione e d’uso degli spazi stradali residenziali e/o di vuoti urbani riproponibile anche in altre parti di città, nell’ottica anche di una riqualificazione turistica del centro urbano più recente.
…. Il progetto si articola con differenti strumentazioni ed episodi, dal percorso ciclabile tradizionale in sede propria o protetta, ai dispositivi di “moderazione della circolazione” (mdc), ai criteri progettuali delle “Vie residenziali” a priorità pedonale, alla realizzazione di un nuovo luogo centrale di quartiere con presenza di verde attrezzato e di uno spazio per rappresentazioni di spettacoli o altre manifestazioni pubbliche.
Se i percorsi ciclabili sono ormai una strumentazione consolidata da tempo, regolata da specifiche norme, i dispositivi di moderazione della circolazione sono ancora poco utilizzati in maniera sistematica e coerente nelle aree urbane, ma soprattutto le esperienze di “Vie residenziali” sono ancora scarse in Italia, prive di una chiara definizione normativa anche perché strettamente legate alle specifiche realtà in cui si collocano
Lo strumento delle “vie residenziali” o aree residenziali (Woonerf, Wohnstrasse, ecc.), consentono di utilizzare la strada in maniera completamente promiscua fra tutte le diverse categorie “leggere” di utenti ma con assoluta priorità data al pedone. L’area è contraddistinta da ingressi fisicamente riconoscibili e limitati nelle dimensioni in modo da obbligare la riduzione della velocità veicolare. Al proprio interno lo spazio diviene quasi un prolungamento all’esterno di quello privato dell’abitazione realizzando un’area per il gioco, il riposo, i lavori domestici, la conversazione (una sorta di riedizione della strada /vicolo però attrezzata con sistemazioni di arredo urbano e verde). …… la priorità è pedonale su tutti gli altri mezzi, l’accessibilità veicolare è consentita ai soli residenti e la velocità dei veicoli è ridotta a passo d’uomo.
Il tracciato si caratterizza in tre zone:
- La prima zona è quella dell’area scolastica e del suo intorno, per la quale viene proposta una riorganizzazione della accessibilità dell’utenza (scolari, genitori, personale), attraverso la realizzazione di percorsi ciclabili e dispositivi di moderazione della circolazione.
- La seconda zona comprende l’intera Via Lestra di Capogrosso che viene organizzata con dispositivi mdc associati ad alcune strumentazioni e criteri della “Viabilità Residenziale”. In questa riorganizzazione urbana viene coinvolta anche l’area di verde pubblico attrezzato a cavallo tra la via Lestra di Capogrosso e Via dei Macchiaroli, con la realizzazione di un anfiteatro parzialmente interrato per spettacoli e rappresentazioni ed una sistemazione a verde di quartiere.
- Nella terza zona il percorso ciclabile è affiancato da quello pedonale e corre in sede autonoma al di fuori della carreggiata stradale in aree destinate a verde; fiancheggia prima Via Ulisse e dopo avere scavalcato Via del Parco Nazionale arriva nell’area del quartiere “Zona Nord” dove si connette alla viabilità interna.