“Il prato delle Feste”

“IL PRATO DELLE FESTE”

Sabaudia è una città con il mare ma non è una città di mare; Sabaudia è una città sul lago ma non è una città di lago; Sabaudia è una città nel Parco ma non è una città che vive il parco.

Queste contraddizioni hanno motivazioni storiche, amministrative, culturali, proprietarie, morfologiche, ma negano le potenzialità che erano alla base del Piano di Fondazione della città.

In particolare è evidente l’attuale assenza di relazioni tra il centro urbano e il lago: ad oggi l’unico affaccio urbano pubblico è costituito dal “Belvedere”, terminale di Via Umberto I°. Dell’intero tratto di costa che va dal braccio dell’Annunziata a quello della Caprara l’accessibilità pubblica è ridotta al santuario della SS. Sorresca (parzialmente) e all’area a ridosso del Ponte Giovanni XXIII, per il resto è non praticabile o privatizzata.

Eppure questa fascia di territorio, denominata nel piano di fondazione come “Prato delle Feste”, costituiva lo spazio ludico collettivo della città; per un breve periodo ha svolto questa funzione (si ricorda anche un concorso ippico nazionale), poi l’intera area, seguendo i destini della città, ha perso questo ruolo ed è stata utilizzata in modo diverso e frammentato.

La porzione compresa tra il braccio della Caprara, la Circonvallazione e via Umberto I° è stata urbanizzata negli anni ’50, e il braccio del lago ospita le strutture del centro remiero della Marina Militare; sulla sponda che va dal Belvedere fino al santuario della SS. Sorresca si sono insediati, prima, il complesso della “Caserma Piave” (in aderenza al quale si è radicato il Ponte Giovanni XXIII inaugurato nel 1964), dopo alcuni decenni, i circoli sportivi di canottaggio delle Fiamme Gialle, delle FFAA e quello locale. Nella parte più interna sono stati realizzati alcuni edifici oggi degradati e quasi completamente crollati (Ex – SPES) ed altre piccole costruzioni; a ridosso degli edifici è stato impiantato un fitto eucalipteto con la funzione principale di bonificazione del territorio, mentre la parte a ridosso del Santuario e del braccio dell’Annunziata è ancora utilizzata per scopi agricoli.

Il Piano Regolatore Generale (PRG 1977), ha previsto un insediamento alberghiero in sostituzione e ampliamento dell’edificato dell’ex-SPES ed una zona destinata a verde attrezzato (sportivo), collocati nella parte centrale dell’area; però nello studio preliminare del Piano Particolareggiato Esecutivo (PPE 2007) del centro storico è stata approvata una nuova perimetrazione del centro storico comprensiva di tutta l’area costiera mentre la destinazione alberghiera veniva opportunamente ridotta. Infatti la realizzazione di una infrastruttura volumetricamente e funzionalmente significativa collocata al centro della zona, corredata delle necessarie attrezzature quali l’accessibilità, la sosta, gli spazi di pertinenza, ecc., determinerebbe l’irrimediabile frattura dell’area. A mio avviso, le potenzialità di questa zona e il suo valore urbanistico risiedono proprio nella sua unitarietà e nella continuità con il sistema del verde dei giardini pubblici esistenti; un continuum di aree verdi ed attrezzature in grado di costituire un complesso di rara bellezza ed unicità.

La proposta consiste nella riorganizzazione complessiva dell’area riprendendo l’ipotesi originaria di realizzare un vasto spazio destinato alle attività ricreative della popolazione e dei turisti ed alla costruzione di un rapporto forte con il bacino lacustre, pur tenendo conto delle modifiche intervenute nel tempo e dei condizionamenti attuali.

Il disegno complessivo riprende in qualche misura lo schema del progetto di fondazione, ma stabilisce anche le connessioni con la viabilità e l’organizzazione attuale. E’ prevista la realizzazione di una area verde diversamente articolata, con un disegno più rigoroso e lineare nella parte più interna, a contatto con l’area urbana, mentre quella a ridosso della costa lacustre presenta un andamento più naturalistico.

I percorsi principali sono delimitati da filari di alberi di altezza media-alta (pini, querce ed eucalipti), mentre le aree interne, inerbite, presentano alberature alte, sparse o raccolte in gruppi e la presenza di alberature basse e cespugli; a ridosso del lago è prevista la presenza della macchia mediterranea e di essenze lacustri che accompagnano i percorsi bordo lago. Comunque alla base della sistemazione vegetazionale dell’area dovrà essere sviluppato uno specifico progetto del “verde” che selezioni le specie arboree e arbustive da impiantare, le loro associazioni, i sesti di impianto.

L’area è completamente pedonalizzata e la rete dei percorsi è realizzata con materiali naturali o ecocompatibili escludendo l’asfalto; l’accesso carrabile è previsto solo per i mezzi di servizio e nelle aree di sosta, oltre che per il Santuario. Lungo i percorsi principali sono disposte le attrezzature sportive e per il tempo libero e gli altri servizi; in posizione baricentrica è collocata la struttura più significativa: la nuova “Arena del mare”. Questa è costituita da un impianto semicircolare gradonato, parzialmente incassato nel profilo leggermente degradante del terreno per ridurre il suo ingombro percettivo; l’arena ha una capienza di circa 800 posti ampliabili con tribune provvisorie fino a circa 1200 in occasione di particolari eventi. L’impianto è contornato da alberature alte e basse per realizzare una protezione visiva ed acustica. Al di sotto delle gradonate e della terrazza che accoglie le tribune provvisorie è ricavabile un deposito per le attrezzature dell’arena e del parco.

Le attrezzature previste all’interno del “Prato delle Feste” sono rivolte a diverse tipologie di utenti, bambini, giovani, adulti, sportivi, escursionisti, sedentari e sono costituite da: area gioco bimbi, minigolf, sport nautici (canoa-canottaggio, vela), tennis, calcetto, basket, volley, bocce, chioschi bar, aree pic-nic, area per sgambatura per cani, percorsi salute, ecc.

L’area attualmente già utilizzata dai gruppi sportivi viene mantenuta e qualificata garantendo, dove possibile, anche una maggiore permeabilità dell’argine per consentire ai visitatori di osservare da vicino le manovre di partenza e di attracco dei canottieri sui pontili.

Mentre la palazzina ex-Spes viene definitivamente demolita e il sedime riqualificato, gli altri edifici vengono recuperati e finalizzati a funzioni di servizio delle diverse attività del parco. In particolare l’ex magazzino Spes, attualmente in rovina, viene ricostruito conservandone le caratteristiche formali esterne per realizzare però un nuovo spazio flessibile e polifunzionale utile per eventi, convegni, attività ludiche, ecc., luogo destinato a diventare il centro delle attività pubbliche del parco.

Tutti gli edifici che ospitano attrezzature e servizi (impianti sportivi, chioschi-bar, ecc.), devono avere volumetrie ed altezze contenute per non interrompere la continuità paesaggistica dell’area e offrire la massima permeabilità.

 Il lotto attualmente incolto compreso fra via Umberto I°, via Principe Eugenio, corso Principe di Piemonte e la recinzione della caserma Piave, cosiddetto “Campo di Marte”, costituisce l’elemento di continuità tra i giardini comunali e il “Prato delle Feste”. Viene ripreso il disegno degli assi dei giardini e vengono riconnessi gli assi stradali esistenti e quelli di nuova penetrazione nell’area verde. Al termine del viale alberato, in prossimità del Belvedere è previsto un chiosco bar che, sostituita la recinzione muraria della Caserma Piave con una trasparente, affaccia sul lago.

Ai margini dell’area, a ridosso di C.so Principe di Piemonte e su via Conte Rosso, sono ricavati spazi per la sosta automobilistica per un totale di circa 200 posti auto; i parcheggi sono schermati da siepi e piccoli alberi e la pavimentazione è realizzata con “griglie verdi” per migliorare al massimo il loro inserimento ambientale.

La proposta così formulata è evidentemente una mera ipotesi di lavoro da approfondire, modificare, integrare, verificare sulla base di numerose variabili. Comunque i margini di realizzabilità sono ampi visto che l’intera area, ad esclusione del santuario della SS. Sorresca, del centro remiero delle FFGG, di una area privatizzata per usucapione (sic), e due piccoli edifici, è di proprietà comunale. Le destinazioni urbanistiche vigenti sarebbero sostanzialmente rispettate sotto il profilo volumetrico ma distribuite diversamente. Gli impianti sono fuori dal limite dei 150 m di inedificabilità dalla costa lacustre previsto dal PTPR (norma che andrebbe revisionata in sede Regionale perché questa area dovrebbe essere a pieno titolo inserita nell’area urbana), ad esclusione del chiosco previsto presso i circoli di canottaggio. La realizzazione del parco, ovviamente, è da prevedere in un arco temporale medio-lungo, però avere una prospettiva chiara sulla destinazione dell’area consentirebbe di individuare linee di finanziamenti pubblici e privati (sono ipotizzabili forme di project-financing per i servizi), e di programmare interventi stralcio funzionalmente autosufficienti.

Un fattore dirimente per una piena ipotesi di sviluppo della città sul lago è costituito, però, dal rapporto con la proprietà privata del bacino lacustre. Indipendentemente da ogni valutazione e polemica su tale condizione, è evidentemente indispensabile trovare un accordo di fondo sulla praticabilità del lago e, al contempo, definire con l’Ente Parco Nazionale del Circeo le modalità degli usi consentibili.

Sicuramente la realizzazione del “Prato delle Feste” costituirebbe un elemento di grande rilevanza urbanistica e di sostegno alla rivitalizzazione del centro di fondazione che sta vivendo una crisi che, per taluni aspetti, appare irreversibile; allo stesso tempo sarebbe una infrastruttura di grande richiamo turistico in grado di offrire una opzione alternativa al turismo balneare estivo.

NOTE ALL’ELABORATO

Dato il carattere del tutto indicativo della proposta, al di là dell’approfondimento progettuale dell’Arena del Mare, non sono state date indicazioni progettuali relative alle altre attrezzature, sportive e di servizio, e dei percorsi, ma sono solo indicate genericamente le localizzazioni e gli ingombri planimetrici.

Il Piano di Fondazione

Foto aerea dell’area

La proposta: “Il Prato delle Feste”

L’arena del mare – Pianta

L’Arena del mare – Sezioni

L’Arena del mare – Profili

PRG 1977