La rete delle reti – premessa

Le riflessioni sul territorio di Sabaudia hanno trovato una naturale dilatazione all’intera area dell’Agro Pontino per i caratteri sostanzialmente omogenei del territorio. La morfologia pianeggiante, il reticolo idrografico e stradale a maglia fitta con gli insediamenti derivati dallo schema della bonifica integrale uniformemente distribuiti su di essi, fanno si che le strategie della pianificazione e sviluppo di un sistema ciclabile possano essere organiche e coerenti. Ma da una attenta analisi del territorio pontino, insieme alla definizione di una rete ciclabile unitaria anche se articolata, è derivata la possibilità di individuare altri tipi di reti che possono afferire all’orizzonte della “mobilità lenta” e alla riqualificazione dell’ambiente: la rete dei percorsi pedonali, la rete dei canali navigabili, la rete dei percorsi ippici, la rete ecologica.

Ogni rete si qualifica e sviluppa con la sua logica e le sue caratteristiche che però si incrociano e si integrano con le altre in un insieme dagli effetti e dalle potenzialità sociali ed economiche enormi. 

Il testo che raccoglie queste idee e cerca di organizzarle in una sorta di manifesto di principi e allo stesso tempo operativo, è “La Rete delle Reti”, del 2013, poi revisionato nel 2018 sulla base delle novità legislative intervenute. Obiettivo del documento è quello di sottolineare le potenzialità culturali, sociali ed economiche, di un sistema integrato della mobilità alternativa collegato alla valorizzazione dei caratteri storici- culturali-naturali- ambientali- produttivi dell’Agro Pontino, ma anche di indicare un metodo operativo che individua la metodologia da seguire ed i soggetti attori del processo.

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